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sabato 31 marzo 2012

TAGLIATELLE IN BRODETTO DI PESCE


 
Un sabato tranquillo a casa con un po più di tempo a disposizione ….allora perché non preparare un buon primo di pesce che ci proietti alla vicina stagione primaverile/estiva ..
Un piatto che con il suo profumo ci porti , come per magia ,in un ristorantino in riva al mare con il rumore delle onde che si infrangono sul bagnasciuga , il canto dei gabbiani che passano all'orizzonte ed il colore inconfondibile del sole che tramonta sulla linea blu del mare …
Basta avere qualche cozza ,gamberetto , delle piccole seppioline e qualche pezzettino di pesce azzuro a scelta (orata , branzino , sogliola , dentice )
Può essere anche decongelato , di quello che si trova già pronto dal pescivendolo misto per questo tipo di preparazione ; in fondo il tipo di pesce può essere variato e seguire il gusto di ognuno di noi , il risultato non cambierà se si seguono le regole base della preparazione .
Una padella in ceramica con olio evo , uno spicchio di aglio privato del germe interno , abbondante prezzemolo tritato e un bel peperoncino fresco .
Si fa sfrigolare un po il pesce in questo trito e dopo qualche minuto si sfuma con vino bianco .
Si aggiusta di sale e pepe e si aggiunge passata di pomodoro ed un po di acqua .
SI lascia andare a fuoco lentissimo con un coperchio per almeno 40 minuti per rendere il pesce ben morbido evitando di girare troppo in cottura per evitare di spappolare troppo quello azzurro che è più delicato .
Trascorso questo tempo si mettono giù nell'acqua bollente salata delle tagliatelle o pappardelle all'uovo che si salteranno nel brodetto di pesce direttamente in padella .
Si finisce il piatto con olio evo e una generosa spruzzata di prezzemolo tritato fresco .
Che profumo paradisiaco .

venerdì 30 marzo 2012

FIORE SOFFICE AL PROFUMO DI ARANCIA


 
Ci sono dei periodi in cui gli impegni di lavoro assorbono talmente tanto da non lasciare tempo per nussun'altra tipo di cosa …
Ho trascurato un po il blog in questa settimana ma cercherò di farmi perdonare lasciandovi una ricettina golosa , semplice e veloce per stupire un ospite a sorpresa con una pausa caffè o te davvero ...all'inglese .
Questa soffice torta si prepara con 250 gr di farina 50 gr di fecola di patate , 3 uova , un bicchiere di succo di arancia , 100 gr di olio di semi , 150 gr di zucchero e una bustina di lievito .
Si mettono le uova in planetaria con lo zucchero e le si lasciano gonfiare bene , poi si continua ad aggiungere gli altri ingredienti in questo ordine , olio , farina e lievito , succo di arancia continuando a far andare la planetaria moderando la velocità .
Una volta che il composto è liscio ed omogeneo lo si trasferisci in uno stampino di silicone e la si cuoce in forno per 235 minuti a 180 gradi .
Il vantaggio del silicone , oltre a non far attaccare assolutamente niente , è che si può sfornare la torta poco dopo uscita dal forno senza che si rompa .
La si capovolge sul piatto di portata e si decora con sciroppo di frutti di bosco o di amarena o di fragola ...quello che il gusto ci consiglia .
E' davvero speciale per il te , il caffè e per una meritata pausa ricca di coccole dolci .
Abbiate pazienza per il pezzo che manca nella foto ma mia figlia non ha resistito .


mercoledì 28 marzo 2012

MILLEFOGLIE FAGIOLINI E STRACCHINO





Ho già dato una ricetta simile ma con gli asparagi .
Del resto con le verdure si possono creare un sacco di preparazioni , gustose , leggere ed equilibrate .
Qui ho usato i fagiolini in erba ….sempre i miei , congelati dall'estate scorsa .
Anziché preparare la sfoglia in casa la si può acquistare nel banco frigo del supermercato già pronta in fogli per lasagne , come ho già detto in precedenza per velocizzare la preparazione , l'importante è che siano di buona qualità e fresche .
Poi basta della semplice besciamella fatta in casa , preparata con 100 gr di farina , 100 gr di burro per un litro di latte , sale e noce moscata . Si fonde il burro in un tegamino antiaderente si aggiunge mescolando con una frusta la farina ed il latte già caldo . Si continua a mescolare fino anche non arriverà ad ebollizione e comincerà ad addensarsi visibilmente . In questo caso io ho aggiunto anche del pepe nero macinato fresco e dell'erba cipollina .
Ora passiamo all'ingrediente protagonista ; il fagiolino che va bollito in acqua salata per almeno 40 minuti visto poi che sono di quelli congelati , il tempo ci vuole tutto .
La millefoglie la si prepara nel metodo classico a strati come una normale lasagna.
Sfoglia (a crudo senza sbollentarla se fresca) uno strato di besciamella e pezzettini di fagiolini sparsi qua e la e a copertura ; ho aggiunto ad ogni strato , per renderle ancora più saporite e ricche , ciuffetti di stracchino , pecorino fresco grattugiato e abbondante grana padano .
Così fino a fare circa 4-5 strati in teglia .
Per arrivare poi alla cottura in forno a 200 gradi per circa 30 minuti .
E la nostra millefoglie / lasagna è pronta . Molto gustosa , da provare .

lunedì 26 marzo 2012

BRACIOLA ALLA PIZZAIOLA

 
Ogni tanto è bello concedersi un piatto veloce , della tradizione che ricorda i bei tempi andati.
Basta un profumo , un sapore per tornare indietro con la memoria e ripensare a certi pranzi preparati dalla mamma che per farti mangiare la carne si inventava una pizza sulla braciola .
Cosa occorreva ? Delle belle braciole di manzo o vitellone , di quelle buone e tenere della mamma prese dalla sua scorta personale ; di quelle che sai da dove vengono ; di quelle che sa chi le ha macellate ; di quelle che il solo guardarle ti fanno venire l'acquolina in bocca …
Una padella , un filo di olio extra vergine di oliva e metterle li a sfrigolare e rosolarsi ben bene .
Con una spruzzata di sale e una macinata di pepe nero quando la carne è già ben sigillata per evitare che perda tutti i suoi succulenti succhi .
E poi lasciar cadere un mezzo bicchiere di vino bianco ad asciugare un po il grasso della carne e solo dopo che è evaporato mettere il pomodoro ...quello buono ...quello che la mamma ogni restate prepara con le sue mani invasandoli uno a uno dopo averli privati della buccia e lasciati cadere nel contenitore senza aggiungere nient'altro che qualche fogliolina di basilico ...quelli rossi maturi e profumati , che appena apri il vaso senti subito estate ..
E quando il pomodoro si è un po ritirato si può insaporire con il classico origano , il sapore che fa pizzaiola e se siamo in estate , cosa c'è di meglio di quello che si raccoglie direttamente dal suo cespuglio unendolo a qualcuna di quelle foglioline di basilico che dicevo prima .
E a quasi fine cottura si cosparge il tutto con mozzarella , ma anche stracchino , ma anche scamorza affumicata ...qui veramente la fantasia a sbizzarrirsi …
Chiudere con un coperchio la padella per concedere al formaggio di sciogliersi e legarsi al pomodoro e alla carne e poi portare la padella direttamente in tavola con accanto un filone di pane ...pronti per assaporare questa delizia e gustarsela fino in fondo in una lotta all'ultima scarpetta .


venerdì 23 marzo 2012

TORTA PANNA CREMA E CIOCCOLATO IN MERINGATA



 
Si lo so , che è una preparazione elaborata e ci vuole del tempo ...ma a volte capita di sentire la necessita di metterci del tempo per preparare una torta speciale di compleanno .
Questa l'ho fatta per mia figlia ed il suo quattordicesimo compleanno .
E' a base di Pan di Spagna farcito con crema pasticcera , crema al cioccolato e ricoperta con una meringata soffice e dolce .
La crema pasticcera l'ho preparata con la ricetta classica che ho già dato anche in altre ricette , per la crema al cioccolato non ho fatto altro che aggiungere a quella pasticcera circa 50 gr di cacao amaro dopo averla tolta dal fuoco e mescolando con la frusta velocemente per evitare che si creino grumi .
Per la meringata ho montato a neve circa 4 albumi di uovo con qualche goccia di limone e 100 gr di zucchero ; dopo ho aggiunto circa 125 gr di panna montata anch'essa e ho mescolato tutto insieme .
La torta l'ho farcita tagliando tre dischi che ho bagnato con Alchermes , acqua e zucchero e il primo strato con crema pasticcera e chicchi di cioccolato , il secondo strato con crema al cioccolato ed infine ho coperto tutto con la meringata e guarnito con i chicchi di cioccolato .
Un peccato di gola da concedersi raramente ma che può far toccare il cielo con un dito .
Soffice ,gustosa , golosa , ricca …..buonissima .
Il nome ? La mia “Pucher” dei dolci è sempre lei ..Lisetta .anche la torta panna , crema e cioccolato fa parte del suo ricco repertorio che io ho variato con l'aggiunta delle meringata al posto della sola panna ...e devo dire che ne è valsa davvero la pena .

giovedì 22 marzo 2012

PENNE ALL'AMATRICIANA


 
Amatrice … dicono ridente paesino di montagna arroccato tra il Lazio e l'Abruzzo , fantastico per le gite estive , sconsigliatissimo per l'inverno . Da qui deriva il nome e la ricetta di questo piatto famoso oramai in tutto il mondo e non solo più sotto il Colosseo a Roma .
Ad essere proprio precisi e pignoli sarebbe più corretto proporlo con i bucatini ...ma non amo molto questo formato di pasta ed ho variato con delle belle pennette , ma credetemi se vi dico che secondo me la morte sua sono dei bei rigatoni ...anche quelli “de Roma” .
In origine pare che questo sughetto venisse preparato in bianco ..una sorta di “gricia” romano che altro non è che una amatriciana in bianco senza pomodoro ...poi venne aggiunto appunto quest'ultimo per creare la ricetta classica .
Allora ..c'è chi dice che bisogna partire con un fondo di scalogno o cipolla a seconda dei gusti ...chi invece assolutamente dice che non va aggiunto nessun tipo di aroma al guanciale ...eh si ..perché di guanciale si parla e non della pancetta come in tanti siamo soliti credere .
E' più o meno lo stesso tipo di salume , solo che è ricavato appunto dalla guancia del maiale e non dalla pancia .
In una padella , senza aggiungere grassi si fa sudare il guanciale fino a renderlo bello croccante , poi si sfuma con vino bianco per far asciugare un po il grasso in eccesso .
Poi si aggiunge il pomodoro che andrà aggiustato di sale , pepe nero e peperoncino .
Quando la pasta è cotta si cola dentro la padella con una piccola quantità di acqua di cottura e la si fa saltare per qualche minuto aggiungendo una generosa spolverata di pecorino romano .
Deve venire fuori una sorta di cremina rossa fantastica , grazie al pecorino , che abbraccerà la pasta insaporendola ai massimi livelli .
La riprova come una pasta semplice e classica possa essere di gran gusto e dare grandi soddisfazioni .

mercoledì 21 marzo 2012

PIZZA MARGHERITA CASALINGA

 
..500 gr di farina Manitoba , un cubetto di lievito di birra , mezzo bicchiere di olio di semi di girasole , sale e un po di acqua tiepida ; occorre solo questo per preparare la pasta della pizza fatta in casa . Se la si vuole ancora più fragrante si può sostituire all'acqua del latte e aggiungere anche un pochino di burro ; o se la si vuole con un gusto più deciso si può usare l'olio extra vergine di oliva al posto dell'olio di semi di girasole .
L'impasto va lavorato a lungo per ottenere una pasta degna di essere chiamata con questo nome e la lievitazione deve essere lunga e in un luogo preferibilmente asciutto e caldo .
Una volta che la pasta è pronta (circa dopo tre ore di lievitazione) basta stenderla con l'aiuto di un mattarello e condirla con ottimo pomodoro a crudo , di quelli preparati in estate appena colti dall'orto , privati della buccia e messi nel barattolo tagliati a listarelle con l'aggiunta di solo , fresche , profumate foglie di basilico . Poi si aggiunge un filo di olio evo , una spruzzata di origano , sale , pizzico di pepe e fior di latte a ciuffetti qua e la a volontà .
É ottima anche la Bufala ma tende a rilasciare troppa acqua e a volte compromette la riuscita della ricetta . Un tocco davvero magico ma che ci si può concedere solo in estate è quello di aggiungere foglie fresche di basilico e di origano sulla pizza ….avete capito bene , non l'origano secco tritato classico ma le foglioline fresche appena colte dalla pianta .
Danno un aroma impareggiabile .
La cottura è in forno a 180 gradi per circa 25-30 minuti , ma questo dipende molto dallo spessore che avrete dato alla pasta e dalla dimensione della pizza che avrete fatto . Ma si sa , la pizza quando è pronta lo si capisce prima dal profumo che esce dal forno e poi da un veloce sguardo attraverso il vetro . Non si può sbagliare .

martedì 20 marzo 2012

PAGLIA E FIENO BROCCOLI E CRESCENZA


 
Approfittiamo degli ultimi cavoli di stagione , i broccoletti .
Ci sono sempre ma la stagione in cui danno il meglio di loro sta volgendo al termine .
Allora perché non preparare una buona pasta all'uovo proprio con questi deliziosi ortaggi .
Ho scelto una pasta paglia e fieno che si trova tranquillamente nel banco frigo del supermercato anche fresca e non necessariamente secca .
Poi se si vuole prepararla in casa ancora meglio ; basta fare la sfoglia con le classiche dosi un uovo per 100 gr di farina e predisporre due impasti dentro ad uno dei quali andranno aggiunti una manciata di spinaci lessati tritati finemente ed il gioco è fatto .
Per il sugo ho fatto rosolare uno spicchio di aglio privato dell'anima interna e tagliato a pezzettini in olio evo insieme ad un trito di salvia e rosmarino . Ho poi aggiunto i broccoletti che avevo precedentemente sbollentato , sale , pepe e peperoncino fresco tagliato a rondelle .
Ho lasciato andare per un po e sfumato con vino bianco .
Dopo una decina di minuti ho preso una parte dei broccoletti e li ho frullati in un recipiente con il mix ad immersione insieme ad un po di olio evo a crudo .
Ho poi rimesso il composto in padella ed aggiunto qualche cucchiaio di crescenza fresca morbidissima .
La pasta va scolata direttamente in padella con un po di acqua di cottura e fatta saltare per qualche minuto .
Risulterà molto profumato e cremoso come primo piatto .
Non resta che finirlo con una macinata di pepe nero (poco perché non dimentichiamo che c'è anche il peperoncino) per dare ulteriore profumo ed aroma al piatto .


lunedì 19 marzo 2012

TORTA AL LIMONE



Come promesso , ecco un modo per utilizzare il Pan di Spagna .
Questa torta l'ho imparata in una pizzeria dove andavo sempre ogni fine settimana ;
la titolare , Lisetta , faceva e fa tutt'ora degli ottimi dolci fatti in casa , i famosi “dolci di Lisetta” ed io ho preso spunto per questa torta dal gusto freschissimo e molto originale che ho solo variato un po per metterci un po del mio tocco .
Si usa il Pan di Spagna del quale ho già postato la ricetta qualche giorno fa .
Per la farcia si prepara una crema pasticcera classica con l'aggiunta di abbondante succo di limone .
Ovvero si usano 6 tuorli di uovo , 100 gr di zucchero , 100 gr di maizena , il succo di un limone e 1 lt di latte .
Si montano i tuorli con lo zucchero , la maizena ed il succo di limone mentre il latte si sta scaldando sul fuoco .
Una volta montanti si aggiunge il composto al latte continuando a mescolare con una frusta a mano fino a che la crema non avrà raggiunto il bollore e non comincerà ad addensarsi .
Una volta densa al punto giusto si toglie dal fuoco e la si lascia raffreddare trasferendola in una altra ciotola per bloccare la cottura .
A parte si monta la panna con un po di zucchero .
E si procede a preparare i limoni caramellati . Si prende un limone e si taglia a lamelle circolari il più sottile possibile . Poi avendo cura di eliminare tutti i semi si mettono in un pentolino con un bicchiere di acqua 3 – 4 cucchiai di zucchero e un bicchierino di limoncello .
Si lascia andare in cottura girando ogni tanto fino a che il liquido non avrà preso una bella consistenza caramellata e densa .
Il profumo che emana e freschissimo e molto intenso .
Si lascia raffreddare il tutto e poi si può procedere a comporre la torta tagliando il Pan di Spagna in tre dischi inumidendoli con un po di limoncello diluito con acqua .
E farcendoli con la crema pasticcera al limone .
Il sopra si guarnisce con un glassa fatta con succo di limone e zucchero a velo ed i lati si impreziosiscono con panna montata .
Infine , il tocco finale , i limoni caramellati disposti a decorazione con qualche filo della loro gelatina profumata e consistente .
Ecco pronta la mia torta al limone .

venerdì 16 marzo 2012

VERMICELLI DADOLATA DI PROSCIUTTO E FILANGE' DI CARCIOFI


 
I carciofi , freschi e gustosi carciofi .
In questo primo piatto sciuè sciuè ….
Mentre si aspetta che l'acqua prenda il bollore per calare i vermicelli , non serve altro che una padella di ceramica con un fondo i olio extra vergine di oliva , uno scalogno tritato e i carciofi ben puliti , privati delle parti più filamentose e dure e tagliati a filangè o julienne e messi a rosolare dentro insieme allo scalogno .
Sale e pepe e una bella dadolata di prosciutto toscano a rosolare con il tutto .
Il prosciutto Toscano è già di suo abbastanza salato e pepato , quindi con il sale ed il pepe non serve eccedere troppo , magari si aggiusta alla fine .
Dopo che è tutto ben rosolato si sfuma con un bicchiere di vino bianco e ad alcol vaporato si aggiunge una confezione di panna da cucina vegetale .
Si lascia andare per un po e si scola direttamente dentro la pasta ancora al dente con un po di acqua di cottura e si salta e amalgama il tutto in padella per qualche altro minuto .
Il gioco è fatto . Sciuè sciuè davvero .
Ops ….le dosi ?
Qui veramente a proprio gusto , necessità e fantasia .
Fatevi guidare dall'istinto .

giovedì 15 marzo 2012

BOCCONCINI DI VITELLO CON CORNETTI ALL'ACETO BALSAMICO


 
Cornetti o fagiolini verdi in erba ; neanche per loro siamo in stagione , ma il mio congelatore ne è ricco perché ho avuto cura la scorsa estate di metterne via una bella quantità di quelli prodotti nel mio caro orto domestico .
Qui le correnti di pensiero si sprecano .
C'è chi dice che assolutamente il modo migliore per conservarli è sbollentarli e invasarli con la loro acqua di cottura e mantenuti con il metodo classico di pastorizzazione/sterilizzazione ;
C'è chi dice che vanno si sbollentati , ma poi messi sotto vuoto in buste di plastica e congelati per una migliore resa del prodotto ;
Io , da profana , la scorsa stagione ho provato a conservarli mettendoli direttamente in un sacchetto da freezer in naturalezza e a crudo dopo averli puliti , lavati e asciugati .
Durante l'inverno li ho semplicemente presi dal congelatore e cotti partendo da acqua fredda per non creare troppo shock termico alla verdura , e poi portati ad ebollizione fino a cottura come da freschi .
Vi dirò , non sono come appena colti dall'orto ovviamente , ma non sono niente male neanche così e si mantengono abbastanza sodi , consistenti e saporiti .
Per questa ricetta poi li ho risaltati in padella una volta lessati con olio extra vergine di oliva , sale , pepe e aceto balsamico .
I bocconcini invece li ho ricavati da un bel pezzetto di magro di vitello .
Li ho rosolati in padella con olio extra vergine di oliva e un trito di aglio , salvia e rosmarino con sale e pepe .
Ho poi sfumato il tutto con un bicchiere di vino bianco e una volta evaporato ho aggiunto l'aceto balsamico .
Ho lasciato andare la cottura per un altra mezzora , aggiunto ancora liquido per consentire alla carne di non asciugarsi troppo , liquido che può essere acqua calda o anche brodo se ne abbiamo a disposizione e continuato la cottura per almeno un altra mezz'ora .
Fino a che la carne non risulta ben saporita e tenera . Alla fine si aggiusta di sale e di pepe e si serve con i cornetti rifatti in padella ed un filo di olio extra vergine di oliva a crudo .
Davvero delizioso il sughetto che rilasciano per fare la classica scarpetta con ottimo pane toscano sciapo ...

mercoledì 14 marzo 2012

PAN DI SPAGNA - PREPARAZIONE BASE

 
Questa pasta è la base che da sempre nella mia famiglia si utilizza per le torte farcite da compleanno , feste e ricorrenze varie .
E' decisamente la più indicata perché abbastanza neutra nel suo gusto , soffice , leggera e adattissima ad amalgarmarsi con qualsiasi sapore gli si voglia dare .
La ricetta base originale del Pan di Spagna prevede il solo utilizzo di uova , zucchero e farina e assolutamente niente lievito .
Il suo segreto infatti è la lunga preparazione in montatura delle uova per incorporare più aria possibile affinché sia quella a sopperire al lavoro del lievito senza bisogno di aiuti chimici .
Comunque se si vuol ottenere un ottimo risultato senza correre rischi una bustina di lievito in polvere da dolci la si può aggiungere in dosi di 5 uova con 150 gr di zucchero e 150 gr di farina ; la farina può anche essere sostituita nella sua dose per metà con fecola di patate per favorire ulteriormente la sofficità del dolce .
Ovvero 75 gr di farina e 75 gr di fecola al posto di 150 gr di farina semplice.
L'importante è partire in planetaria con montare le uova , non occorre separarle , con lo zucchero .
Deve andare per almeno 15 minuti per ottenere un composto estremamente spumoso e chiaro . Dopo di che si aggiunge a mano la farina a piccole dosi mescolando con un lecca pentola (o Marisa) dal basso verso l'alto per incorporarla tutta senza smontare le uova stando attenti a non formare i grumi .
In questa fase , se si sceglie di farlo , si aggiunge anche il lievito ed un pizzico di sale .
Poi si pone tutto in una teglia foderata di carta forno e si cuoce a temperatura non troppo alta , ovvero a 160 gradi circa per 40 minuti .
E' fondamentale non aprire il forno durante la cottura altrimenti si rischia di sgonfiare la torta e farla uscire come una sorta di mattone non lievitato .
A tempo scaduto si può aprire e fare la classica prova dello stuzzicadenti che deve uscire asciutto dal centro della torta .
La si sforna e si lascia raffreddare prima di toccarla o di toglierla dalla teglia .
E' importante maneggiarla , tagliarla , aprirla solo quando è completamente fredda altrimenti si rischia di nuovo l'effetto mattone non cotto .
A quel punto non resta che usare la fantasia per farcirla con tutti gli ingredienti e tutti i gusti che preferiamo ..
Io ve ne darò a breve qualche mio modo .

martedì 13 marzo 2012

LASAGNE AGLI ASPARAGI


 
A vederla così potrebbe sembrare una ricetta della domenica , in realtà può essere anche veloce e facile nella preparazione .
Per esempio , anziché preparare la sfoglia in casa la si può acquistare nel banco frigo del supermercato già pronta in fogli per lasagne . Mi raccomando però , l'importante è che sia di una marca di qualità e di quella fresca ; bandite le sfoglie da lasagne secche perché a mio avviso non rendono bene in cottura .
Poi basta della semplice besciamella fatta in casa che non richiede un grosso sforzo .
Quelle che si trovano già pronte secondo me sanno di tutto tranne che di besciamella .
Come farla l'ho già scritto in altre ricette ma la riporto velocemente anche qui :100 gr di farina , 100 gr di burro per un litro di latte , sale e noce moscata . Si fonde il burro in un tegamino antiaderente si aggiunge mescolando con una frusta la farina ed il latte già caldo . Si continua a mescolare fino anche non arriverà ad ebollizione e comincerà ad addensarsi visibilmente . In questo caso io ho aggiunto anche del pepe nero macinato fresco e dell'erba cipollina .
Ora passiamo all'ingrediente protagonista ; l'asparago .
Comincia proprio ora la loro stagione per arrivare a breve nel momento dell'anno in cui sono davvero profumatissimi e saporiti .
Ricchi di ferro e davvero deliziosi per impreziosire ogni tipo di piatto .
Basta prenderne un bel mazzetto , privarli della parte più dura e bianca e metterli a bollire in abbondante acqua salata per almeno 30 minuti .
Se volete mantenere ancora più intatte le loro proprietà vi consiglio la cottura a vapore ; se invece volete concedervi una besciamella più leggera si può anche pensare di sostituire il latte con l'acqua di cottura degli asparagi (bolliti e non al vapore) dando un aroma al piatto ancora più deciso .
In questo caso è molto importante lavare bene gli asparagi dalla terra prima di metterli in cottura e poi filtrare la loro acqua prima di usarla per la besciamella .
Le lasagne si preparano nel metodo classico a strati .
Sfoglia (a crudo senza sbollentarla se fresca) uno strato di besciamella e pezzettini di asparagi sparsi qua e la e a copertura abbondante grana padano grattugiato .
Così fino a fare circa 4-5 strati in teglia .
Per arrivare poi alla cottura in forno a 200 gradi per circa 30 minuti .
Sono davvero ottime , sfiziose e decisamente più leggere delle classiche lasagne alla bolognese .




lunedì 12 marzo 2012

PANE FRAGRANTE AI SEMI DI LINO


 
E' tornato molto in voga la moda del prepararsi in casa il pane da soli .
Ovviamente non sempre lo si può fare , ma il fine settimana , quando si ha più tempo e più voglia di “pastrocchiare” tra i fornelli , perché non dedicarsi alla preparazione di pani sempre nuovi e originali .
Ne hanno inventati di tutti i tipi e di tutti i gusti ; le farine che sono presenti sul mercato sono sempre di più e la scelta è davvero variegata .
Io oggi ho scelto di farne uno con i semi di lino perché li avevo in casa , perché sono buonissimi e fanno bene all'intestino .
Il risultato è stato eccellente .
Ho usato 500 gr di farina Manitoba , un cubetto di lievito di birra , un pizzico di sale , circa 80 gr di olio di semi di girasole e acqua tiepida .
Ho lavorato bene l'impasto e fatto riposare in lievitazione per almeno due ore , poi l'ho nuovamente rilavorato dandogli la forma che volevo e rimesso in lievitazione nella teglia da cottura su carta forno,  per un altra ora .
Alla fine l'ho cotto a 180 gradi per circa 45-50 minuti .
E' risultato fragrante , profumato e con un retrogusto dato dai semi di lino davvero sfizioso ed elegante .
Ottimo mangiato anche da solo,  così,  senza niente .


venerdì 9 marzo 2012

CRESPELLE PROSCIUTTO COTTO E LEERDAMMER



O anche ...il menù di Santo Stefano .
A casa mia , praticamente da sempre o da che abbia ricordo io , il giorno di Santo Stefano si pranza con le crespelle prosciutto cotto e Leerdammer di mia zia .
Il Natale lo passiamo tutti insieme e lei è solita portare qualche teglia di questo fantastico piatto da cuocere e gustare il giorno successivo .
Ed è proprio lei che mi ha insegnato a farle .
Sono delicatissime , sfiziose e deliziose .
Mia figlia , che odia i salumi in genere e non ne può neanche sentire l'odore , usa questo come unico modo per mangiare del prosciutto cotto .
Allora partiamo .
Per le crespelle , metodo classico , occorrono 2 uova intere , 250 gr di latte , 125 gr di farina e un pizzico di sale .
Si può mettere tutto dentro il frullatore e poi filtrare il composto per eliminare eventuali grumi .
In una padella apposita per le crepe o anche semplicemente in una padellina antiaderente si procede alla cottura delle crespelle , imburrando leggermente la padella calda e inserendo un mestolo di composto che andrà distribuito il più uniformemente possibile aiutandosi con un movimento ondulatorio della padella stessa e cotte da entrambi i lati fino anche non si staccano abbastanza facilmente senza spezzarsi .
Devono risultare come delle sottilissime frittatine uniformi e dorate .
Una volta preparate tutte le crespelle si può procedere a preparare la farcitura .
Occorre Leerdammer tritato , besciamella e prosciutto cotto tritato .
Qui faccio davvero fatica a darvi le dosi , ma penso che possiate tranquillamente riuscire a fare come faccio io  andando ad occhio .
La besciamella è preferibile sempre prepararla in casa con la ricetta classica ; 100 gr di farina , 100 gr di burro per un litro di latte , sale e noce moscata . Si fonde il burro in un tegamino antiaderente si aggiunge mescolando con una frusta la farina ed il latte già caldo . Si continua a mescolare fino anche non arriverà ad ebollizione e comincerà ad addensarsi visibilmente .
Alla fine si aggiungono sale e noce moscata e anche un pizzico di pepe bianco volendo .
Per la preparazione delle nostre rondelline basta procedere così .
Si prende una crespella la si cosparge di uno strato di besciamella , una bella manciata di Leerdammer grattugiato e una bella manciata di prosciutto cotto tritato .
Si avvolgono su di loro ottenendo un rotolo lungo che andrà tagliato a piccoli rotolini dell'altezza di più o meno 3 cm .
Si preparano tutti così e poi andranno disposti in piedi , ovvero con la rondellatura rivolta verso l'alto in una teglia che andrà posta in forno a 180 gradi per circa 25-30 minuti .
Risulteranno belle gratinate e croccanti in superficie e filanti , morbide e calde all'interno . Il piatto può essere finito con un filo di olio extra vergine di oliva a crudo e una spruzzata di erba cipollina in polvere .
Mi saprete dire se non sono una vera delizia per il palato .






giovedì 8 marzo 2012

MOUSSE DI FRAGOLE IN TORTA DI COMPLEANNO

 
Una delle richieste più assidue dei bambini di famiglia per il loro compleanno è la torta con le fragole . Diciamo che finchè lo chiedono quelli che compiono gli anni in tarda primavera è facile accontentarli ma quando te lo chiedono sotto Natale , a novembre , Dicembre , insomma diventa più complicato .
Non siamo propriamente in stagione di fragole ma in marzo si cominciano a trovare le prime , nei banchi dei mercati ; magari non italiane , ma se si fa un ' attenta scelta e si guarda bene il prodotto si può essere fortunati da trovarne alcune abbastanza profumate e saporite.
Si lo so , non esattamente a buon prezzo , ma per accontentare una dolce bambina si fa questo ed altro .
La torta di base l'ho fatta molto semplicemente con :
300 gr di farina ; 180 gr di zucchero ; 150 gr di olio di semi di girasole ; un pizzico di sale ; 3 uova intere ; una bustina di lievito per dolci in polvere e circa 200 gr di yogurt alla fragola . Questo è il tocco che ha dato l'aroma giusta anche alla base della nostra torta di compleanno .
Si amalgamano bene gli ingredienti tra di loro in planetaria partendo dalle uova per far incorporare loro più aria possibile e una volta raggiunta una consistenza spumosa si aggiunge nell'ordine : zucchero , yogurt , farina , olio , pizzico di sale e alla fine il lievito .
Una volta pronto il composto che dovrà essere rigorosamente liscio ed omogeneo ; magari si può finire di amalgamarlo a mano con una frusta ; si pone in una teglia circolare di quelle classiche da torta , ricoperta con carta forno e si inforna a 180 gradi per 30 minuti .


La mousse alle fragole l'ho preparata con circa 2 kili di fragole che ho lavato bene ; ne ho tenute da parte una decina per la decorazione ed il resto l'ho frullato nel frullatore con 200 gr di zucchero . A parte ho fatto ammollare in acqua fredda circa 20 gr di colla di pesce in fogli (gelatina alimentare) e poi l'ho sciolta in una parte di purea di fragole messa in un pentolino sul fuoco a scaldare per consentire appunto alla gelatina di sciogliersi e incorporarsi bene al composto .
Ho unito il tutto e frullato nuovamente .
Per i più pignoli si potrebbe pensare a questo punto di filtrare la purea di fragole per eliminare tutti i semini ma io non l'ho fatto perché il gusto più rustico e più casalingo che gli conferiscono i semini non mi dispiace affatto .
A parte ho montato circa 500 ml di panna da dolci vegetale . Ho scelto quella vegetale più per un fatto di praticità che di leggerezza , perché trovo che la panna montata vegetale regga di più nel tempo la montata rispetto a quella di mucca .
Ho unito la panna alla purea di fragole , avendo cura di tenere una parte di purea nel recipiente da usare come bagna per la nostra torta.
Ho posto la mouse nel frigo per circa una mezz'ora per consentire alla colla di pesce di fare il suo lavoro e rassodarla un poco .
Nel frattempo la torta che era cotta è uscita dal forno e si è leggermente intiepidita .
La si toglie dalla teglia e dalla carta forno e si procede a tagliarla in 3 dischi abbastanza sottili e la si lascia raffreddare bene .
Ora non resta che comporre il nostro dolce alternando uno strato di torta , uno strato di purea di fragole e un ' abbondante strato di mousse di fragole ; di nuovo strato di torta , strato di purea e strato di mouse , di nuovo strato di torta , strato di purea e strato di mouse . A questo punto si copre tutta la torta con la mouse e la si decora secondo il proprio gusto con l'aiuto di una sacca poche e delle fragole tenute da parte .
Il gioco è fatto . E' una ricetta un po lunga e laboriosa ma il risultato è ottimo . Una torta leggera , ariosa , dal gusto fresco e delicato .
Con i bambini è sempre un successo assicurato .

mercoledì 7 marzo 2012

LA REGINA BISTECCA ALLA FIORENTINA

 
In casa nostra al momento di portare in tavola la bistecca alla Fiorentina è sempre stata una festa ; Grigliata di carne sinonimo di giornata di incontri , chiacchiere , vino buono , risate e tanta allegria .
Chi passa dalle nostre parti e si ferma a mangiare in qualche ristorante noterà che uno dei piatti che spicca di più nel menù , sia come importanza che come richiesta , è proprio lei .
Servita sul tagliere , profumata , succulenta , fumante e grondante di gusto .
Basta veramente poco , un trito di sale grosso con pepe , aglio , rosmarino e salvia ed un filo di olio extra vergine a crudo con cui imbiondire la bella rossa un volta uscita dal fuoco ...mi raccomando , il condimento rigorosamente lontano dal fuoco a carne già cotta .
La cottura ? Per una bistecca canonica di 3 – 4 cm di altezza direi che bastano 3 minuti da un lato , 3 minuti dall'altro su una griglia infuocata da braci ardenti ed il gioco è fatto .
Chiaramente per me non esiste la Fiorentina ben cotta , poco cotta , al sangue , giusta …...la Fiorentina è la Fiorentina , rigorosamente al sangue che mantiene intatta tutta la sua consistenza morbida ed il suo gusto carnivoro .
Bisogna che piaccia la carne per mangiarla e deve piacere tanto;
Non si può essere timorosi verso la carne cruda o la vista del sangue .
Bisogna sapere fare la scarpetta con il sangue che cola ad ogni taglio di boccone di Fiorentina .
E per i più aristocratici la si può tagliare a fette spesse da disporre a tagliata che può essere impreziosita con sale grosso e erbe aromatiche , funghi , tarfufo , scaglie di Parmigiano e rucola ….
Ma la Fiorentina resta regina indiscussa delle tavole toscane a ricordare la sua provenienza e la sua origine proprio nella T che forma con il suo osso .
La T di Toscana DOC e DOP .


martedì 6 marzo 2012

GARGANELLI ALL'UOVO ZUCCHINE E ZAFFERANO

 
Una delle regole che cerco sempre di rispettare in cucina è quella di utilizzare i prodotti che ci regala la terra nell'esatto periodo in cui si vanno a cucinare . Ed è così che salta fuori il termine verdura e frutta di stagione . Effettivamente è il modo migliore per cucinare perché ci assicuriamo la buona riuscita della ricetta avendo a disposizione ottimi prodotti freschi .
Quindi ci sarebbe da chiedersi come sia possibile che abbia cucinato una pasta con condimento base la zucchina a fine inverno .
Ho anche io qualche piccolo segreto che non è quello di andare al supermercato e comprare zucchine evidentemente fuori stagione , di serra , poco saporite e assolutamente non da utilizzare .
Ho usato le zucchine del mio orto raccolte in piena calda stagione estiva 2011  che ho avuto cura di tagliare a fettine sottili , grigliare una per una e congelare .
Così ne ho a disposizione una bella quantità che posso adoperare in svariate preparazioni ; ho fatto anche delle ottime parmigiane di zucchine , dei sughi vari per la pasta o anche semplicemente usate grigliate scaldate in forno con un trito di prezzemolo , aglio e olio evo e mangiate in contorno .
Vi assicuro che conservate in questo metodo mantengono gran parte delle loro proprietà e del loro sapore ; questo perché l'operazione di grigliatura permette di togliere l'acqua alla verdura e ne consente quindi una migliore conservazione anche a mezzo di surgelamento .
Questi garganelli freschi all'uovo si prestavano , a mio avviso , ottimamente ad un tipo di condimento leggero e fresco come questo .
Ho preso una padella di ceramica dove sono partita con un fondo di extra vergine di oliva e uno scalogno tritato , ho poi aggiunto le zucchine tagliate a cubetti precedentemente scongelate e private dell'acqua in eccesso con l'aiuto del microonde e ho aggiustato di sale e pepe ; ho lasciato rosolare bene la verdura e poi sfumato con un bicchiere di vino bianco . Una volta evaporato  l'alcol del vino ho aggiunto una confezione di panna da cucina vegetale e una presa di zafferano in polvere .
Ho lasciato andare a fuoco lento ancora per qualche minuto e poi ho scolato direttamente dentro i garganelli che avevo messo in cottura in abbondante acqua salata a bollore .
Si saltano un po nel sugo in padella e si aggiunge una bella manciata di pecorino toscano grattugiato .
Un ottimo piatto per tornare con la mente alla stagione calda con l'aiuto delle zucchine .


lunedì 5 marzo 2012

PERSICO ALLE ERBE AROMATICHE CON INSALATINA DI SCAROLA E CAROTE


 
Capita che a volte si abbia bisogno di un po di leggerezza ; magari per disintossicarsi da un periodo in cui si è ecceduto troppo con i cibi elaborati , oppure molto più semplicemente perché ci va di mangiare qualcosa di sano . Ma non sempre mangiare sano e leggero è sinonimo di poco gusto .
Questa ricetta è rapidissima e molto gustosa nonostante la sua semplicità.
Basta avere qualche filetto di pesce persico freschissimo che andrà cotto al vapore ponendolo su un recipiente specifico per la cottura a vapore sopra una pentola con acqua bollente .
Basterà una cottura di circa 25/30 minuti .
Si può inserire nell'acqua a bollore qualche ramoscello di rosmarino , pepe nero in grani e anche uno spicchio di aglio per insaporire il pesce mentre cuoce .
A parte intanto si prepara una salsa a base di olio extra vergine di oliva , succo di limone , sale , pepe , erba cipollina tritata ( va bene anche quella essiccata) e un po di zenzero macinato .
Si mescola il tutto velocemente con la frusta creando una sorta di schiuma vaporosa .
Questa salsa è l'accompagnamento per il nostro pesce che andrà completamente cosparso e ricoperto quando sarà tolto dalla cottura al vapore .
In accompagnamento ho scelto un insalata veloce e leggera di scarola e carote a julienne , condite con po olio evo , sale , pepe e aceto balsamico .
Una cena leggera ma credetemi molto gustosa .