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venerdì 4 ottobre 2013

Cous Cous , tante spezie e ....TUNISIA !!!

Vi posto la ricetta del cous cous tunisino che io adoro ma che non posso mai godermi (tranne la settimana che mi sono fatta in Tunisia) perchè in casa non piace a nessuno e quindi inutile riproporlo .

Lascio anche delle immagini della Tunisia ..frammenti di attimi presi li in quei luoghi profumati di spezie e incantati di un atmosfera davvero particolare .
Come la cammellata fatta nel deserto del Sahara ... o la visita al villaggio dei Berberi nelle loro grotte scavate nella roccia dove ricavano le loro tipiche abitazioni ...o la passeggiata nel palmeto di datteri dove erano immersi i bungalow dove alloggiavo ...

Couscous di carne

Attrezzatura necessaria: una couscousiere

Dosi per 6 persone

1/2 kg di farina di semola di grano duro (media grandezza)
sale
olio (1 - 2 cucc.)
acqua

Mettere la farina in una ciotola, versare l'olio e lavorare con le mani in modo circolare.
Bagnarsi le mani con dell'acqua e lavorare ancora la farina (la lavorazione con l'acqua spruzzata va ripetuta 3 - 4 vv, finchà i grani della semola non sono raddoppiati di volume).
Il couscous al tocco deve essere umido.
Infine mettere nella couscousiere.


Mettere nella pentola a rosolare 1/2 tazzina di olio evo, 2 grosse cipolle tritate, sale, 1/2 kg di carne. Dopo 5 min. , unire 2 -3 cucchiai di salsa di pomodoro, 1 cucchiaino di peperoncino rosso in polvere , 1 cucchiaino e 1/2 di spezie per couscous (non sono altro che tutte le spezie mischiate: cardamomo, noce moscata, pepe, cannella, chiodi di garofano, zenzero, boccioli di rosa) e 1 aglio schiacciato in essa.
Unire 3 patate intere, 3 carote tagliate in 2 o 3 pezzi, 100 g. di ceci ammolati, 100 g. di fave ammollate, 1 - 2 zucchine svuotate dei semi e tagliate in 4 - 6 pezzi, mescolare ed unire 2 litri ca. d'acqua.

A questo punto riunire tutta la couscousiere e far cuocere  la carne sotto e il couscous sopra per 45 min. In questo lasso di tempo, si dovrebbe innalzare il vapore, quindi, si toglie il couscous dalla pentola e si lavora di nuovo con l'acqua. Dopo si ricompone il tutto e si lascia cuocere fino a completa cottura dei legumi e della carne (2 - 3 ore). Il couscous, dopo i 45 min. di cottura, va tolto dalla pentola e tenuto da parte.

Infine si serve il couscous sotto e ed il condimento di  carne e verdure  sopra.



Forse un po laborioso e lungo ma il risultato vale la pena e la fatica .
Buon appetito







martedì 1 ottobre 2013

Brasato al Barolo ...Castelmagno ...Agnolotti ...Magnifiche Langhe !!

Un posto per veri appassionati e cultori del vino .
Un luogo dove i sapori , i profumi e la sapienza per i prodotti genuini e di elite è tutto .
Il Barolo , il Dolcetto , il Nebbiolo , il Barbaresco  ..
I gusti forti e decisi , come il  magnifico Castelmagno con il quale si possono creare dei piatti meravigliosi  , come gli gnocchi alla fonduta di Castelmagno , gli agnolotti ..
Terra di sapori e di gusti importanti .
Luogo dalle colline cariche di  vigne a perdita d'occhio .
Luogo di sagre di settembre , quando la stagione si avvia all'autunno e la terra concede i suoi frutti migliori ...l'uva , i tartufi , le castagne ..

Facciamo un buon brasato al Barolo .


Ingredienti
- 1 kg di carne bovina (il pezzo ideale è il cappello di prete)
- 2 carote
- 2 gambi di sedano
- 1 cipolla

- 2 spicchi di aglio
- rosmarino e alloro
- chiodi di garofano
- 50 gr di burro
- bottiglia di vino Barolo


La carne va marinata : in una pirofila mettete il pezzo di carne con il rosmarino, l’alloro e chiodi di garofano, copritelo con il vino e lasciate la carne marinare per almeno 10 ore.
Tagliate quindi carote, sedano e cipolle molto finemente per creare il trito del soffritto: in una padella fate quindi soffriggere in un cucchiaio di olio e il burro le verdure tritate con gli spicchi di aglio. Quando avranno raggiunto la doratura, aggiungete il pezzo di carne che avrete scolato dal vino rosso.
Fate rosolare per bene ogni parte del pezzo di carne: versate quindi il vino in cui avete messo a macerare la carne, chiudete la pentola con un coperchio e fate cuocere a fuoco  lento lento per almeno 2-3 ore. Aggiustate quindi di sale e pepe e servite tagliando il pezzo di carne a fettine spesse circa un centimetro accompagnate da abbondante sugo di cottura.

Con lo stesso sugo di cottura della carne in Piemonte sono soliti anche condirci gli agnolotti . 






mercoledì 25 settembre 2013

Lumache alla molinasca .....Molini di Triora

In uno dei miei tour in giro per l'Italia mi sono imbattuta in questo sperduto , particolare  , folcloristico e pittoresco Comune della Liguria ...Molini di Triora in Provincia di Imperia .  E' un paesino di poche anime arroccato tra le gole dei rilievi liguri ricco di storia e curiosità . Pensate che appena arrivati si trovano cartelli stradali con indicazioni del tipo "attenti alle streghe" .
Si perchè , Triora è il paese delle streghe . Tutto qui ruota intorno alle fantomatiche figure "tetre" che sono le streghe .
Negozietti di souvenir ne decantano le qualità e le potenzialità con ninnoli e gadget di ogni genere e tipologia .
L'atmosfera è davvero particolare e surreale . Passeggiando per le viuzze lastricate e antiche del paese sembra di avvertire quasi la presenza simbolica delle streghe .
Il mese di settembre poi si tinge a festa per la famosa sagra della lumaca .
Piatto caro e tipico come alimentazione proprio delle fattucchiere del luogo ..si racconta !!
Ecco la ricetta :

Ingredienti per circa  4 persone

1 kg. di lumache ben lavate (magari in questo fatevi aiutare da qualche appassionato) ; ½ l. o giù di li  di olio di oliva extravergine , rigorasamente ligure ; 2 panini per la loro mollica ; 1 l. di vino ormeasco (vino rosso fruttato e corposo Doc della Liguria di ponente) ; brodo di carne; ½ testa di aglio; 1 cipolla; sale, pepe, aceto di vino rosso, prezzemolo, alloro, menta selvatica, rosmarino, timo.

vanno lasciate andare in cottura per  circa 3 ore.

Mettere l’olio in una pentola di terracotta e dopo alcuni minuti aggiungere le lumache e i gusti. Far cuocere per circa 20 minuti e quindi ricoprire le lumache con il vino rosso, aggiungere sale e pepe . Far evaporare il vino e ricoprire con il brodo. A cottura ultimata aggiungere la mollica imbevuta di aceto di vino rosso e un trito di menta , prezzemolo, rosmarino , timo e alloro .


Mi rendo conto che la lumaca è un piatto non certo popolare e non gradito a tutti , ma se si viene a Molini di Triora non si può non gustarle ..perchè come le fanno loro non le fa nessuno ....sono stregate !!!


Chiaro poi che i piatti tipici del luogo sono molteplici ..
Non posso non fare un piccolo accenno alla famigerata focaccia ligure .
Qui la fanno meravigliosamente riempita in tutti i modi possibili e immaginabili .
La cuociono in grandi padelle direttamente nei forni a legna e quando la estraggono emana un profumo idiliaco .
Non è raro incontrare,  per le strette stradine ripide tra le case , due o più persone che trasportano queste giganti padelle fumanti che contengono la mitica focaccia ...





lunedì 23 settembre 2013

Confettura di Lavanda ....sapori ed odori dalla Provenza e Saint Paul del Vence

Un luogo magico , fuori dal tempo , che ti trasporta in un altra epoca fatta di ritmi lenti
e scanditi dalle lancette della natura .
Le vie lastricate che si arrampicano sul colle dove sorge questo fiabesco "villaggio" chiamato Saint Paul De Vence , nel cuore della Provenza francese a pochi minuti dalla rinomata Costa Azzurra .
I negozi variopinti dai mille profumi .
L'odore della lavanda che ti inebria ovunque .
Le gallerie degli artisti .
Le abitazioni arroccate che si ergono al cielo in altezza con stanze una sopra l'altra .
I mediavali ponti che collegano le stanze ai piani alti .
I tramonti .
Le vedute sulla vallata infinita cosparsa di ville , di vigneti , di campi di lavanda .
I turisti , che pur numerosi , affollano le vie silenziosamente e con rispetto , quasi a voler salvaguardare quella quiete e quella atmosfera di altri tempi .
Non a caso questo posto idiliaco è stato scelto da numerosi artisti come luogo di villeggiatura e di ispirazione delle loro opere .
Non a casa è stato scelto da personaggi famosi del panorama internazionale come tappa fondamentale durante le visite in Costa Azzurra , tanto che alcuni vi hanno addirittura comprato casa nelle immediate vicinanze .
Non a caso è in una posizione così strategica da non poter fare a meno di visitarlo .
Vicino alla chiassosa e mondana vita di Nizza ma pur appartata nel tranquillo entroterra provenzale , incorniciato dalla natura caratteristica di questa magnifica regione francese.
Che dire....
Di certo non vi consiglierò mai di comprare una bottiglia di acqua in un bar o in un locale, perchè è veramente venduta a peso d'oro e se avete bisogno della toilette entrando in un bar , sappiate che non potrete usufruirne  prima di avere consumato qualcosa ma ......
i Francesi non sono famosi per la loro cordialità o ospitalità .
Ma questo per fortuna non sminuisce minimamente i luoghi meravigliosi che gli appartengono .

Vi lascio una ricetta veloce e particolare e tipica di quei luoghi di quei luoghi .
Loro la gustano in accompagnamento a carni , pesce e formaggi .
La famosa Marmellata di Lavanda
Occorre una  manciata di fiori di lavanda che vanno raccolti  sempre al sole per avere il massimo del profumo, 50 gr. di zucchero, 2 cucchiai di miele, 150 ml di porto rosso, 100 ml Creme de Cassis (liquore dolce al gusto di ribes) , 250 ml d’acqua.
Si mescola il tutto in una casseruola con il fondo spesso e poi si mette in cottura  per circa  30 minuti ottenendo cos' una consistenza sciroppata.
Dopo di che si invasa e si procede alla classica pastorizzazione come nelle altre conserve .

 




venerdì 20 settembre 2013

Caciovallo al forno

Per riallacciarmi al mio post sul Gargano voglio lasciare una ricetta tanto semplice quanto buona .
Il caciocavallo al forno .
Tagliare una fetta spessa circa 2 cm dal cacio e disporla su di un piatto o pirofilina da forno .
Inserirla in forno a 180 gradi (preriscaldato) per circa 10 minuti e comunque fino a quando sarà ben sciolto .
Tirarlo fuori e gustarlo in tutta la sua bontà in accompagnamento a verdure in pinzimonio , o un crostone di pane abbrustolito .
Per arricchirlo ulteriormente , una grattiguata di tartufo bianco e una macinata di pepe nero ed il gioco è fatto .
Facile , veloce e buonissimo .

martedì 17 settembre 2013

Made in Malga 2013 - ASIAGO -

Il 6 e l'8 settembre si è svolta ad Asiago questa grande manifestazione di degustazione e promozione di uno dei migliori formaggi italiani e non solo .
Io ero proprio ad Asiago la settimana prima e non ho potuto prendere parte alla festa ma ho toccato con mano la frenesia e il clima di preparazione .
Ho assaggiato alcuni loro fantastici prodotti e ho degustato dei piatti davvero eccellenti .
Come i ravioli ripieni con ricotta di capra e porcini conditi con una fonduta di Asiago dolce  , o gli gnocchi di patate e zucchine su letto di Asiago .
E che dire del semplice Asiago puro sciolto in forno su un crostone di pane con speck (sempre di Asiago) e pepe nero .
Tutti prodotti deliziosi e assolutamente DOP e DOC .



Per non parlare dei paesaggi suggestivi incorniciati da alte abetaie e pascoli di un verde intenso commovente .
Non è potuto di certo mancare una visita al Sacrario Militare che raccoglie le tombe dei soldati vittime della Prima Guerra Mondiale .
Asiago ed il suo Altopiano infatti , è stato,  purtroppo ,  teatro di numerosi scontri e protagonista di battaglie e incursioni .
L'atmosfera che si respira dentro a questo imponente Monumento è davvero forte e lascia il tempo alla riflessione che portano i reperti raccolti nei musei interni .
Ho letto una lettera di un soldato che dal fronte scriveva alla famiglia conscio di non arrivare vivo alla sera e salutava i cari e dava disposizioni sui lasciti delle sue poche cose . Mi ha lasciato una sensazione di  lacerante angoscia difficle da riportare .

Per tornare alle ricette , non sono riuscita a farmele dare ma cercherò di seguire il mio palato per provare a riprodurle e se riuscirò anche sola ad avvicinarmi ..metterò la mia .


domenica 15 settembre 2013

La città eterna ...ROMA

Una gita fuori porta fatta lo scorso maggio ci ha portati nella magica Roma a visitarla in tutto il suo splendore .
Una città incantevole , ricca di fascino e di storia , così antica e allo stesso tempo così all'avanguardia .
Difficile forse crederlo   , ma la capitale è estremamente vivibile e fatta a misura di uomo.
Il lucente verde dei suoi parchi , in testa a tutti Villa Borghese , la rendono un po più paese e un po meno città .
Ovviamente non abbiamo potuto esimerci dalla visita al nostro amato Papa Francesco .
La gastronomia ?
Vi assicuro che i tonnarelli all'amatriciana , quelli alla carbonara e quelli cacio e pepe ,che abbiamo mangiato in una deliziosa trattoria locale  ,  sono impareggiabili e impossibili da rifare fuori da Roma ..
Sarà l'aria , sarà la materia prima , sarà la sapienza di mani esperte del luogo , so solo che erano paradisiaci .
Di certo ci torneremo prestissimo .





venerdì 13 settembre 2013

Gargano 2013 e .......le sue delizie

Dopo tanto eccomi di nuovo ;
purtroppo ( o per fortuna)  il mio lavoro non mi lascia più molto tempo da dedicare ad altro e ho dovuto obbligatoriamente trascurare il mio blog.
Però spero di riuscire ogni tanto a lasciare qui qualcosa di mio .
L'estate sta volgendo alla fine e ci lascia una lunga scia di ricordi e bei momenti trascorsi al caldo del sole avvolti dal profumo del mare e del vento che porta in se gli odori del territorio circostante .
Vacanze quest'anno a Rodi Garganico . Una settimana a visitare questo fantastico promontorio tra Peschici , Vieste , Rodi e tanti altri meravigliosi paesini meno conosciuti ma ugualmente ricchi di storia e tradizioni .
I loro prodotti fantastici come il Caciocavallo Podolico ..
o il profumato e aromatico olio di oliva ..
un tuffo nella gastronomia pugliese ...una delle più ricche della nostra bella Italia .